Già in questa cappella laterale continuiamo a trovare sia affreschi che stucchi barocchi unici in ogni nicchia. Trovandoci nel primo di essa il Dio Bambino della divina misericordia che dal punto di vista artistico siamo di fronte a una grande opera rinascimentale del Cinquecento, giungendo in questa cappella dopo una storia convulsa di interventi sfortunati fino a quando la Confraternita la acquisisce da un famiglia di proprietari terrieri di una città reale che l’ha posseduta dall’inizio del secolo scorso. Questo bambino Gesù Salvatore del mondo subisce anche le conseguenze in Castiglia della guerra civile spagnola dove subisce un brutale deterioramento venendo amputato alle mani e alla vita oltre a diverse perdite dovute a un calcio e allo staccarsi dalla finestra della casa colonica dove viveva.
È l’anno 2021 quando la confraternita delle lacrime affida il laborioso compito di restauro al laureato in Belle Arti dell’Università di Granada, Sig. Serafin Hidalgo, che, applicando tecniche di fissazione e conservazione della policromia originale, rimuovendo la riverniciatura , reintegrazione di aree del supporto mutilato (braccia e torso) e reintegrazione cromatica dell’intera opera riuscendo a darle lo stato attuale ea chiudere addirittura la paternità al grande scultore Don Bernabe de Gaviria, compagno e quindi contemporaneo di la scuola del creatore di immagini Don Pablo de Rojas.
La festa del Bambino Gesù viene celebrata nel giorno della misericordia divina, la seconda domenica di Pasqua, dove i bambini della Confraternita lo portano in processione per bambini dalla nostra parrocchia di Santiago a questa Chiesa di Santa Maria de las Lágrimas per celebrare l’Eucaristia tipica di questa festa che ha avuto origine dalle apparizioni di Gesù ricevute da Santa Faustina di Kowalska all’inizio del XX secolo in Polonia.
Nella cappella successiva, non a caso, troviamo Santa Cecilia Patrona della musica, poiché questo spazio è stato la culla di buona parte della tradizione musicale cittadina. Sottolineando la fondazione da parte dell’ammirevole sacerdote Don Carlos Ros Gonzalez, del coro ScholaCantorum con i seminaristi per solennizzare le celebrazioni che sarebbero state il seme dei Cori di voci bianche della Cattedrale SARI di Guadix e successivamente e grandi cori come Accicorus, Accida, Old Cori “Carlos Ros”, una lunga lista di musicisti che mantengono viva la grande tradizione musicale che questa città custodisce.
Questo edificio ospita la settimana inquadrata nella festa di Santa Cecilia del 22 novembre con vari concorsi, spettacoli e concerti in ambito musicale. Non potremmo comprendere la nostra stagione penitenziale ogni giovedì della Settimana Santa senza l’accompagnamento delle nostre bande musicali, nel baldacchino di María Santísima de las Lágrimas e dei Tamburi e delle Trombe nel mistero del Potere Sovrano interpretando marce chiamate cofrades in alcuni casi proprie o dedicata alla confraternita delle Lacrime come le seguenti che segnaliamo: Per la Vergine, Regina delle Lacrime di Don Martin Salas, o Anniversario Lacrime di Accitano Don Eduardo Ramirez, entrambi dedicati nel 2005 in occasione del 50° anniversario della fondazione della Confraternita e per il Signore di Ecce Homo, Lacrime di Sovrano di Don Jose María Sanchez Martin, in occasione della benedizione dell’Immagine del Signore del Potere Sovrano nel 2009.
Una volta pronti a lasciare questa cappella laterale per concludere questa visita guidata in cui incontreremo grandi personalità legate a questa Chiesa, vi invitiamo a rivolgere lo sguardo verso il coro del tempio e contemplare il meraviglioso organo che, pur essendo contemporaneo, ne solennizza propri atti con una sonorità paragonabile alle grandi cattedrali europee. La costruzione di questo elemento musicale è stata diretta e opera del grande musicista accitano Rafael Pascual Hernandez Muñoz, con un’operazione digitale attraverso il programma Haupt-werd e un nuovo sistema informatico che ha aggiunto elementi sia decorativi che funzionali che ad un certo punto facevano parte di diversi organi del mondo come Spagna, Regno Unito, Canada e Stati Uniti ci rendono una ricreazione d’organo unica al mondo.